sabato 16 ottobre 2010

Il viaggio in treno: Funklandia --> Ticino

Esistono ancora le differenze fra classi sociali? Forse sí. Come ben sapete, cari lettori, l’abbonamento generale è un privilegio di pochi. La plebe si deve accontentare del sudatissimo binario 7. E sottolineo “sudatissimo”, eh si, perché prendere il treno il venerdí sera dopo le sette (Funklandia direzione Ticino) significa fare a gara per aggiudicarsi il posto. Quando il treno ancora non è giunto in stazione, i guerrieri ticinesi già si ritrovano schierati sulla linea di attenti, tutti a pregare che la porta del vagone si fermi davanti a loro. Una volta scesi i passeggeri, c’è “l’attacco alla porta”, ció vuol dire che quattro persone si ritrovano a spintonarsi per farsi spazio, “ma ancora non l’avete capito che in quattro in una porta non ci si passa?!” Beh, chi sa farsi valere il posto per sé e i suoi amici lo trova.
Nel corso degli anni devo dire che c’e stata una gradevole evoluzione da parte delle Ferrovie Federali Svizzere. Il primo e il secondo anno, la gara era veramente ardua. Un posto a sedere, dico un singolo posto, lo trovavi una volta sí e una volta no. E quando ti andava male, ti trovavi a stare in piedi nel mezzo di due vagoni, e dato che era venerdí sera ed eri esausto da una settimana di studio, stringevi i denti e ti sedevi per terra sulla soglia della porta, dove tutti strusciano i propri piedi, le proprie valigie, fanno sedere i propri cani, dove l’aroma del WC ti arriva proprio “fresco di fabbrica”. Beh, a quei tempi “viaggiare in treno” era una prova di forza, fisica e psicologica. Che si viaggiava come cani è fare un complimento. Oltretutto, nonostante ogni spazio del treno fosse occupato dai suo passeggeri, il carrellino-rompi-scatole doveva portare a termine il suo lavoro, e lí era un bel casino. Le persone sedute a terra in qualche modo dovevano spostarsi, ma non chiedetemi come facevano, posso solo credere che avessero una capacità innata nel rendersi immateriali per un istante. Comunque, se ne vedevano di tutti i colori: uomo-porta-carrellino-rompi-scatole che ti inveiva contro di spostarti, persone con problemi di stomaco che rischiavano di farti una doccia maleodorante, astinenti che facevano tappa al WC per fumarsi la loro cannettina, etc. etc. etc.
Ora, la situazione sembra migliorata. Le  FFS finalmente hanno capito che forse è meglio aggiungere qualche vagone in piú, in modo che le persone “che pagano” possano avere un posto a sedere e possano sentirsi persone, non animali. Il carrellino-rompi-scatole ha capito perché si chiama cosí e quindi si è licenziato, ed io, anche se sono abbastanza soddisfatta del miglioramento che c’è stato in questi anni, continuo a ripetermi che sono stufa di prendere il treno delle sette al venerdí sera, but no other solution is offered to me!! “Te tocca e te tocca!!”
BUON WEEKEND A TUTTI!! Francis

2 commenti:

  1. quanto é vero!! Non a caso torno in ticino il meno possibile e mi godo i week a nord del gottardo. Se penso poi al cessoalpino...cerco sempre di evitarlo perché proprio non mi piace.

    Buon week end a voi!

    RispondiElimina
  2. Sì Francis sono pienamente con te! Lola

    RispondiElimina