martedì 30 novembre 2010

:)

Domani è il primo di dicembre!!! Pronti per aprire la prima casella del calendario d'avvento? Io sì!
Ok. Avete ragione. Ho 22 anni e la mia mamma mi ha dato un calendario d'avvento... mi vizia ancora come quando ero bambina e mi preparava il te nero con il latte e lo zucchero prima di andare a dormire...
Almeno però non ho il calendario con i cioccolatini!;) Scommetto che qualcuno di voi sì;);)
Ela

lunedì 29 novembre 2010

Cosa NON si deve fare sui mezzi pubblici di Funklandia!

- Rispettate la segnaletica stradale?

  Sí, apparte qualche contromano e qualche semaforo rosso, apparte qualche piccolezza, diciamo...

- Rispettate le leggi che vigono nella vostra scuola?

  Sí, non bigio mai, consegno sempre i compiti, a volte anche in anticipo, saró la prima a finire il Bachelor in   un solo anno....eeee, che altro?!

- Non dite parolacce, non usate armi (x uccidere i vostri professori), e non vi fate i fatti degli altri?

  No, mai!

- Rispettate i divieti dei mezzi pubblici funklandesi?

  Mmmmh, ho qualche problema a rispettarli. Non capisco se ho troppa immaginazione o se sono tonta e analizzo male le figure ...








DIVIETO N°1

è severamente vietato far scoppiare il palloncino di un bambino con la sigaretta!


DIVIETO N°2

Viaggiare con le tasche fuori dai pantaloni è pericoloso! Soprattutto in caso di vento.

DIVIETO N°3

La chitarra lasciatela a casa vostra! Il cane, peró, perché puó salire sui mezzi pubblici?! Sono forse considerati esseri umani?
Oggi mi è sorto il dubbio. Ero sul tram e una signora diceva al suo cane "Fräääääuuuuuilein, also, sitzen!"

DIVIETO N°4

è severamente vietato tagliarsi la legna per il camino di casa!

DIVIETO N°5

Le scarpe da trekking non sono adatte per usufruire dei mezzi pubblici! C'è pericolo d'incastramento nei sedili..


Non voglio dover pagare una multa di 120CHF, ma soprattutto, non voglio finire sulla lista nera della polizia. Io voglio rispettare tutti i divieti, sono una brava cittadina, ma non capisco cosa non posso fare, come faccio?


Francis

domenica 28 novembre 2010

Sandokan è scomparso

Le Funkfunk16 hanno denunciato l'assenza di Sandokan, l'amministratore del loro piccolo appartamento. La notizia della scomparsa è stata trasmessa alle autorità funklandesi in giornata, quando le ragazze e gli altri studenti del palazzo si sono accorti che l'uomo sulla cinquantina manca all'appello già da qualche mese. Ad incrementare la preoccupazione degli inquilini sono le abitudini stesse di Sandokan. Infatti, era solito trascorrere diverso tempo nella casa funklandese occupandosi delle piccole faccende, quali guasti o rinnovi. Ma negli ultimi tempi l'amministratore non ha seguito nessuno dei suoi incarichi presso la funkcasa, muovendo così interminabili dubbi negli inquilini. Ebbene l'appello è chiaro e sentito: chiunque incontrasse un uomo che corrisponda alle caratteristiche elencate in basso, è pregato di contattare le autorità locali oppure le Funkfunk16 stesse, lasciando un commento a questo post.
Identikit Sandokan:

- uomo dalle origini arcaiche
- pelle olivastra
- accento arabo ma buon tedesco
- dente d'oro
- sciabola mancante
- solitamente appoggia furtivamente lo sguardo su qualsivoglia essere femminile degno di nota
- gesti enfatizzati e teatrali
- voce più che squillante, assordante

Per ora da Funklandia è tutto, vi terremo informati su possibili aggiornamenti.
Le Funkfunk16, Funklandia.


Lola :-)

giovedì 25 novembre 2010

Con il naso all’insù:)

Natale è alle porte, oramai ce ne siamo accorti tutti. Tra la voglia matta di vacanza e di andare a sciare e le montagne di cioccolatini che si trovano ai supermercati, abbastanza indizi ci hanno fatto capire che la magia è iniziata. E questa sera io e Franz ne abbiamo avuto davvero la prova: la magia esiste, Babbo Natale anche e persino i folletti.
                  È giovedì, e come ogni giovedì (o quasi) ci dirigiamo verso il dannato cinema sudamericano dove ci aspettano due ore di lezione. Ma, una volta nella via principale di Funklandia, ci accorgiamo della moltitudine di gente che passeggia per la strada, davvero tanta! Infatti, questa sera è una serata-evento:  inaugurano le nuove lucine di natale che devono sostituire quelle degli anni scorsi, asettiche e molto poco romantiche.  Alle sei in punto, quindi, in mezzo alla folla di gente ci ritroviamo con il naso all’insù ad ammirare una miriade di stelle attaccate ai fili. Bellissime. E non lo pensiamo solo noi: “Ahhhhhh”, “Ohhhhhh”, “Schööööööön”, “Mamiiiii luueeegggg”.
Insomma, siamo stati incantati. Se questa sera mi dicono di esprimere un desiderio, io credo davvero che si avvererà.
Con il cuoricino che ci batte ancora forte forte, andiamo a sorbirci le due ore di lezione. Come spesso accade Franz fa i compiti, mentre io sono tutta intenta a riempire di cerchiolini la mia pagina di appunti. Così decidiamo di bigiare spudoratamente e di goderci ancora un attimo l’atmosfera natalizia. Usciamo dal cinema e chi ci aspetta dall’altra parte della strada? Proprio lui! Babbo Natale. Un po’ in anticipo in effetti… ma siamo lo stesso contente di vederlo. Ad un tratto poi veniamo attirate da un coro attorniato da una folla di gente. “Ain’t nooooo mountain hiiiiiigh enoughhhhhh” Ci avviciniamo per sentire meglio e facendoci spazio tra le persone li adocchiamo: una ventina di folletti vestiti di verde con il cappello rosso che si muove al ritmo di Marvin Gaye. Il folletto più bello è quello che sta alla tastiera, tutto assorto dalla canzone, sembra non accorgersi nemmeno di quanto sia meravigliosamente ridicoloJ.
Franz e io siamo più contente che mai e per finire in bellezza la serata ci concediamo un extra-dolce “Gluckwain”, come dice Franz, o per noi ticinesi, il vin brulé… evviva il periodo pre-natalizio, che torna ogni anno ad incantarci ancora. Ela:)

mercoledì 24 novembre 2010

O'Tactac e figure da Francis

"Non mi uccidere ti prego..."
Lui mi ghigna in faccia divertito. Io, rossa di rabbia, aspetto una frazione di secondo, solo una, per lasciare che legga da solo nel mio sguardo tutte le parole che stanno per investirlo... 

Le ha lette e io parto:

"Ma cavolo! Perché non mi ascolti mai?! Perché se ti chiedo una cosa tu devi fare il contrario apposta?! Perché?! Per farmela pagare la parità dei sessi?! Per sottolineare che tu decidi da te?! Per atto di ribellione?! Perché devi  spingerti al limite?! Perché ti diverte che io non possa reagire?! Perché usi la tua forza in questo modo?! Era divertente?! Questa è violenza, sì bello mio, V-I-O-L-E-N-Z-A!! Sì, sì, è inutile che scuoti la testa, inutile! Farmi fare queste figure, a me, la tua ragazza, è vergognoso! Sì vergogna!"

O'Tactac e Lola, con le valigie al seguito, stavano seduti sul tram come due dolci innamoratini, pronti per tornare in Ticino. Al momento di scendere Lui viene colto dal desiderio di indispettire Lei e allora non le permette di scendere. A nulla servono le richieste di Lei. Lui aspetta che le porte si aprano, che tutti siano scesi, allora piomba giù dal tram lasciando Lei alle prese con la sua valigia e con la matta foga di scendere. Lei raccoglie tutte le cose, cerca di fare più in fretta che può per non rimanere su e proseguire fino a fine corsa. Si catapulta giù dagli scalini ma le porte del tram si chiudono...
Lola, con il suo cappotto rosso, la valigia pesante, il cappellino di lana tutto storto finito ad altezza occhi viene schiacciata tra le porte...

Quel giorno i passanti hanno assistito ad una ragazza incastrata goffamente tra le porte di un tram, una sclerata all'italiana, le risate di un ragazzo e poi ad una bella riconciliazione...

"Prometto, non lo farò più..."
"Promettilo!"
"L'ho appena fatto..."
"Ripromettilo..."
"Lo riprometto.."
"Mmm... Perdonato...
Mamma mia però che figura da Francis!"

Lola :-)

sabato 20 novembre 2010

Spray al pepe e compagni rossi

Fu molto tempo fa, quando ancora Ela e Lola non portavano la frangia, Tiff non stava in Funklandia e Francis ripugnava qualsiasi forma di vestito che assomigliasse ad una gonna. Era maggio, faceva caldo, ed era sera. Una di quelle sere funklandesi, quando il freddo s'impietosisce dei suoi abitanti e per qualche settimana ci fa il piacere di togliersi di torno.
Francis ed Ela prepararono una cena messicana in occasione del compleanno di Lola. Lei apprezzò quella cena, sopratutto quella poltiglia rosso rosato, che avrebbe dovuto essere un margarita casareccio. Lola le immaginava lì a preparare quel miscuglio di ghiaccio e fragole con indosso il cappello di merlino e a pronunciare formule magiche incomprensibili. Il "margarita" lo bevve lo stesso, lo bevemmo tutte...

Passeggiando per Funklandia, per alleviare quegli stomici rimpinzati e doloranti che ormai avevano preso le dimensioni di un sombrero gigante, Lola, Ela e Francis chiacchierarono, risero, parlarono del futuro senza capirci un cappero e a turno si coalizzavano in squadre di due contro uno, per prendere in giro prima una, poi l'altra e l'altra ancora.

A casa però...
Francis lo vide in corridoio, appoggiato lì tutto impettito sulla scarpiera... giallo e col beccuccio rosso, la scritta di un nero a caratteri aggressivi... era lì da mesi ad attirare i nostri sguardi ed i nostri pensieri negativi... come una bambina che non sa perché lo fa, ma lo fa, prese quello spray al pepe in mano, ne contemplò la bellezza e con un ghigno schizzofrenico ne spruzzo il veleno in cucina!

"Aiuto!!" tosse, tosse, tosse.
"Ah!!" tosse, tosse, tosse.
"Ma che succede?!" Lola ed Ela preoccupate si diressero in corridoio e videro una polvere grigia. In fondo, raggomitolata la loro Francis...
"Andiamo ad aprire la finestra, qui si muore!" ma quel pepe ci faceva da barriera.
"Francis ma che caspita hai fat.." tosse, tosse, tosse.
"Francis come st.." tosse, tosse, tosse.
E Francis rispondeva... no, non rispondeva, non respirava, gesticolava e poi tosse, tosse, tosse...

Ela e Lola non sapevano che fare. Lola allora andò su internet a googlarlo quello stupido spray al pepe... lì per lì le sembrò una buona idea. Trovò solo questo però:
"Se il tuo compagno sta male, soccorrilo mantenendo la calma, dove nessuno sbirro può scovarvi. Il tuo compagno deve respirare con calma, più si agiterà più i pori della sua pelle aspireranno il veleno, quindi mantieni il tuo compagno tranquillo. Usa dei stracci d'acqua bagnati, il tuo compagno ne ha bisogno..."

Lola allora dal suo pc spartiva ordini ad Ela che teneva il suo compagno, Francis, tra le braccia.
"Deve stare calma!"
"Ma va?!"
"Mmm falla respirare!"
"Questa tossisce solo!" tosse, tosse, tosse.
"Stracci d'acqua fredda!"
"E grazie ma dove glieli metto!"
"Lontano dagli sbirri, ah no questa no..."
tosse, tosse, tosse!

Quella serata fu indimenticabile. Ancora ci chiediamo, noi Funkfunk16, perché Francis non seppe resistere all'istinto di riempire la casa di spray al pepe. Ancora non sappiamo perché l'unico pseudo-aiuto in quella situazione fu un sito di comunisti sfegatati. Ed ancora ci chiediamo se quel pepe abbia cambiato in qualche modo la genetica delle nostre vite. Un po' lo speriamo...

Lola :-)

giovedì 18 novembre 2010

E.L.A. s.a (chiamare ore pasti)

Gentile clientela,
sono felice di potervi annunciare che il servizio di sterminio di qualsiasi essere vivente non desiderato in camera ha riaperto.
Ammettetelo: vi è già capitato di voler andare a riposarvi ed ecco che, quando finalmente siete pronti per affidarvi a Morfeo, un insetto inizia a battere contro la finestra, da dentro. Dilemma: cerco di dormire e lo lascio vivere, o dormo sicuramente e non lo lascio vivere? Bé cari clienti, la seconda possibilità è diventata il mio motto.

                                        E.L.A, lo sterminatore senza pietà

mercoledì 17 novembre 2010

Il tempio di Ela

Che "chifo"! Ela ha degli insetti morti appiccicati sul soffitto della sua cameretta! Due di loro sono morti già da tre anni... Per qualsiasi laboratorio di biologia sarebbe interessante venire in questa piccola stanzetta e scoprire in quale stadio di decomposizione si trovino questi tre essere, ormai non più viventi.

Io ho già preparato un'analisi accurata.

Le teorie di Francis:
1. Ela ama avere insetti morti in camera.
2. Ela dorme più tranquilla avendo tre compagni a lei cari in camera.
3. Ela fa parte di una setta satanica e usa gli insetti per vivere delle esperienze magiche, inspiegabili e sovrannaturali.
4. Ela usa questi insetti come richiamo per tutti i moscerini, le farfalle e le scimmie che girano per Funklandia.

Vi lascio indagare liberamente su quale di queste ipotesi corrispondi alla realtà. Io non me ne prendo la responsabilità. Temo serie ripercussioni da scimmie, sette sataniche o quant'altro...

Francis

domenica 14 novembre 2010

"Mangiare, mangiare, mangiare" Il mantra di Lola e Francis

Per Lola e Francis, il DOVER mangiare è un pensiero che le accompagna in ogni istante della giornata.
Finita la cena, già non vedono l’ora che sia giorno per poter fare una bella colazione. La loro prima frase, la mattina, è come la prima parola di un bebé che dice “Mamma” o “Papà”, ma per Lola e Francis, la prima frase è “Che bello, adesso posso andare a mangiare!”
La Nutella in casa loro non DEVE mancare. A merenda, dopo pranzo, dopo cena, il toast caldo con spalmata la nutella è d’obbligo.
Minimo, e dico, minimo, due presenze al Mc Donald’s in un mese sono obbligatorie e in quanto alla pizza, la pizza è parte della loro cultura, ció vuol dire, che almeno una volta a settimana la pizza deve far gioire i loro occhi.
In quanto ai dolci, beh il gelato, quello bello calorico ovviamente, è quello che fa per loro. Una semplice vaniglia o un semplice sorbetto al limone giusto per digerire dopo essersi abbuffate a cena non bastano. Per noi ci vuole un bel gelato al cioccolato, quello all’americana peró, con dentro nocciole e noccioline.
Le torte? Mmmhhmm, quelle al cioccolato, che per prepararle ti ci vogliono una tavoletta di burro e sei uova, e se te ne cade una e si rompe ti dici “Grazie per esserti rifiutata di farci diventare due botti!”
Lola e Francis sono come Chuck Norris, nessuno puó sconfiggerle! In un solo weekend loro sono in grado di fare il bis della fondue, di andare a mangiare messicano e di chiudere il weekend in bellezza andando al Mc Donald’s.
La loro forza di volontà è talmente grande che ogni giorno ringraziano Dio per avergli regalato la nutella, la pasta, la pizza, il gelato, i dolci, la coca cola, il tiramisú, il pane!!
“Che mondo sarebbe senza nutella?!” “Nei momenti piú duri e impegnativi, quando è indispensabile la massima concentrazione, bisogna essere in piena forma. Per questo, fin dal mattino, è indispensabile alimentarsi bene! Nutella è con te! Pane e nutella, energia per fare e per pensare!” (spot nutella 1987)
La nostra nascita è stata affetta dalla Nutellite e adesso, fortunatamente, non possiamo farne a meno!

Francis

sabato 13 novembre 2010

Cappuccetto rosso senza biglietto

Francis mi ha dato appuntamento in stazione, per prendere il treno delle 15.00  e tornare insieme nel nostro accogliente ma idealizzato Ticino.

Corro, come al solito, con il mio cappottino rosso addosso e un po' ho paura che qualcuno mi si avvicini e mi dica che sono la solita ritardataria e che la nonna il lupo già se l'è mangiata e digerita. Arrivo allora alla stazione di Funklandia ed immersa tra la fiumana di gente realizzo il fattaccio. Ho dimenticato il borsellino a casa ed il treno parte tra 10 minuti. Mi blocco disperata, quello degli Hot Dog di fronte a me si sarà chiesto se sono sbiancata per un malore o stavo forse personificando la statua di una madonna impietosita?

Corro, come al solito, con il mio stupido cappottino rosso e senza borsellino. Mi dirigo allo sportello per chiedere informazioni. Ma davanti a me si piazzano 3 persone. Le prime due hanno finito, io dietro all'ultima cerco di mandare segnali di fumo alla signora dello sportello per dimostrarle la mia disperazione. Mancano 5 minuti alla partenza. Il signore di fronte a me sembra in vena di chiacchiere e io in vena di omicidi... Non appena se ne va mi precipito addosso allo sportello, balbetto senza fiato: il treno, il borsellino, dimenticato, i documenti, che faccio? La Signora impietosita forse dall'espressione da madonna che ancora non mi sono cancellata dalla faccia mi dice di salire comunque sul treno.

Corro, come al solito, con il mio cappottino rosso, senza borsellino e con la faccia tosta che devi avere per salire su un treno senza avere il biglietto. Saluto Francis e con un filo di voce le racconto tutto... lei esordisce "Ma no, Lola sei un danno..." Poi sto lì, buona buona aspettando il controllore per fargli la mia confessione. Lui arriva e mi sorride chiedendomi il mio "Fahrausweis", ma, appena comincio a spiegarmi, quel sorriso svanisce e rientro automaticamente tra i bassi e immeritevoli criminali. Io, il reo confesso di turno, mi scuso e ringrazio per la multa di soli 5 fr. e non di più.

In una sola giornata essere cappuccetto rosso, la madonna, l'assassino e il reo confesso non è un po' troppo? Uno alla volta no?

Lola :-)

giovedì 11 novembre 2010

Gli spiriti della casa

Questa è  una di quelle giornate incerte, quando sembra che sole e nuvole si stiano tirando a sassate per vedere chi la spunterà. Tra un raggio di luce e una tirata di vento quindi mi avvicino alla nostra casetta Funkfunk, la osservo come se la vedessi per la prima volta. Il tetto marrone e i muri color panna sporcato dagli anni danno a questa casetta le tipiche sembianze delle vecchie architetture svizzere tedesche. È proprio in quel momento che il mio sguardo viene attratto da un piccolo dettaglio, una decorazione posta all'angolo inferiore di ogni gelosia della casa. Mi avvicino lentamente e stropiccio gli occhi per avere la certezza di non essere vittima di un'illusione ottica.
"E voi chi siete?" Le piccole statuette antropomorfe tutte uguali attaccate alle gelosie rimangono impassibili, con sguardo enigmatico mi fissano.
"Sembrate gli spiriti protettori della casa!" Dico prendendomi gioco di loro e e di chi li ha posti lì, ma forse non avrei dovuto.  L'espressione della statuetta di uomo ottocentesco di fronte al mio naso, cambia, si fa più seria, quasi cupa.
"No, non è vero..." Dico sottovoce affrettandomi ad entrare in casa chiudendomi la porta alle spalle.

Spaventata comincio il discorso col mio alterego:
"Oh Lola, tu e le tue paure paranoiche, ti sei immaginata tutto, haha!" Sì? "Sì, poi è Ela che ti racconta le storie dell'orrore e tu ti fai pure suggestionare... Ma figurati te! Grande e grossa come sei!" No grossa proprio no... "Ok grassottella come sei, ma pensa te!" Però sembrava che... "Ma figurati che quelle statuette ti hanno risposto...!" E vabbeh ma l'espressione era diversa... "Diversa ma che! Dai queste cose non esistono!" Sì è vero non esistono che sciocca... "Brava, così mi piaci..."

...Ma saranno spiriti buoni o cattivi?
"Ancora? Ah Lolà!"

Lola :-)

mercoledì 10 novembre 2010

Storia d'amore infinita

Treno che vai. Treno che torni. Treno che ti fermi per poi ripartire. Treno che non parti mai. Treno che sei in ritardo. Treno italiano. Treno sporco, pieno di giornali. Prima classe, mai. Treno di seconda classe. Treno guasto. Treno in sciopero. Treno pieno di gente. Treno senza posti a sedere. Treno vuoto, quasi triste. Treno che ti fermi in galleria. Non ti fermare, così mi fai paura. Treno che d’inverno quando sfrecci nella neve sembri così libero. Treno che d’estate sei pieno di avventure. Treno che quando arrivi ad una stazione fai vibrare l’aria e diventa tutto opaco. Profumo di rotaie calde sotto il sole. Valigie. Tante valigie. E non ci stanno mai sopra i sedili. Viaggio in treno noioso. Viaggio in treno “ma siamo già arrivati?, è passato in frettissima!” Treno che mi culli, e mi addormento sdraiata su due sedili con la mia borsa sotto la testa, come se fossi davvero tu la mia casa. Treno che mi fai sognare di andare a Parigi. Per fortuna scelgo sempre io la destinazione. Treno che mi porti cose nuove. Treno che mi ricordi cose passate.. Treno che, alla fine, sei sempre lo stesso.  Je t’aime, train! Ela:)

martedì 9 novembre 2010

Essere studenti significa...

Essere studenti significa:

-dovere andare a vivere altrove per assicurarsi un futuro
-dubitare 365 volte all'anno, quindi ogni giorno, che quel futuro esista veramente
-prendere un treno dopo le sette di sera perché "così si risparmia" e trovarsi in una guerra di trincea per accallappiarsi un posto a sedere
-chiedersi se il ragazzo di fronte a te con gli occhi rossi, che cade a fasi in uno stato di sonno da ipnosi, si sia fatto una canna o più semplicemente abbia una notte di studio alle spalle
-sentirsi dire che tanto noi il mondo del lavoro ancora non sappiamo cosa significa e la si che ci sarà da soffrire
-escogitare mille e una strategia per rispettare l'obbligo di frequenza, imposto da Bologna alle università svizzere, ed essere d'accordo con chi disse "Solo Chuck Norris riesce a finire il Bachelor nel regolare tempo dei 3 anni".
-fare la spesa con il cestino rosso e non con il carrello
-lasciare che la tua mente cominci a pensare come ti dicono e che delle parti di te vengano soffocate dalla fredda e impassibile scienza
-imparare a cucinare e a lavarti i vestiti, anche se poi non te li stiri lo stesso
-convincerti che non esistono ideali e non esiste amore, ma che tutto sia costruito socialmente, capendo che è un'idea che fa acqua un po' da per tutto
-abituare l'orecchio ad una lingua straniera e provare una sensazione di tranquillità quando intorno a te parlano italiano
-esitare a rispondere quando un operaio con la fronte sudata e le mani incallite ti chiede cosa studi
-ridere come dei matti in corridoio con i tuoi coinquilini fino a che le ginocchia non ti reggono più e cadi a terra rotolandoti su e giu
-abbassare lo sguardo quando tuo padre ti dice che ciò che farai servirà a qualcosa, perché lui ci crede e tu non ancora
-guardare film fino a notte fonda e dirsi che tanto l'indomani non c'è lezione
-cercare di dare il meglio per te e per gli altri


-Sentirsi degli idioti perché hai scritto questo elenco quando ti aspettano due lavori da consegnare entro fine giornata, e però essere comunque soddisfatti di averlo fatto, anche se non tutto è vero e non tutto è falso.

Lola :-)

sabato 6 novembre 2010

Anche noi studenti siamo vecchi, lo sai?

"Io mi compo la PSP, lo sai?"
"Il mio amico se l'è comprata viola, lo sai?"
"Mio cugino se l'è comprata nera, a me piace nera, a me non piace bianca, nera è bella, lo sai?
"Tra poco arriva natale e subito dopo natale arriva il mio compleanno, lo sai?"
"Sai che tra poco, nel prossimo periodo arrivano i saldi, gli sconti, lo sai?"
"Io mi vendo tutti i giochi della Play Station che non mi piacciono più, lo sai?"
"Sono 15 quelli che non mi piacciono e 5 quelli che mi piacciono, lo sai?"
"Quindi avrò un po' di soldini, lo sai?"
"O se no, una macchinina a motore con la benzina verde, te la danno loro quando la compri, lo sai?"
"No la PSP è meglio, lo sai?"
"Puoi prendere internet a 1000, lo sai?"
"È una cosa inter... intertiva, puoi comunicare con i tuoi amici, lo sai?
"Assomiglia ad un computer, solo che lo porti con te, lo sai?"
"Poi c'è la telecamera e puoi fare le foti e andare su guglè o su yu tubbe, lo sai?"

Io tutte quelle cosa non potevo saperle, avrei voluto sapere tutto sulla PSP sulle sue proprietà, sul modo per procurarsela convincendo abilmente i poveri genitori, sulla possibilità di comunicare col mondo intero, sui piani più funzionali per mettere da parte un gruzzoletto essendo ancora bambino, sulle capacità ludiche e ricreative di questo oggetto elettronico in vetta alle liste dei regali per Babbo Natale. Ma io non lo sapevo...

Ho dovuto guardare Jo, il mio cuginetto di 9 anni e sorridere da stoccafissa con quel senso d'impotenza che ti assale quando ti parlano in un lontano idioma straniero. Sensazione sgradevole che è durata tutto il tempo del suo monologo, 30 benedettissimi minuti.

"Tu sei adulta, lo sai?"
Sì tesoro, lo so!

Lola :-)

giovedì 4 novembre 2010

Opera avanguardista

"Ah Lola mi raccomando, mettiti un vestito elegante!"
Io con un training addosso e i capelli strozzati da una cipolla increspata mi volto incredula, e mi ribello perché non ero stata avvisata in precedenza! Ma già sapevo che avrei potuto starnazzare in eterno, indignarmi amaramente per questo sistema sociale senza libertà, avrei potuto organizzare un comizio anti-elegantdress, fare lo sciopero della fame, del sonno o del facebook, che tanto all'opera ci sarei dovuta andare lo stesso con i tacchi ai piedi e collant prestati che schiacciano il diaframma tanto da farmi diventare violacea e paonazza ad intermittenza.

"Ela, Francis, Tif, vado a vedere il "Zauberflöte", il flauto magico, vado all'opera vi rendete conto?!"
Ela inghiotte l'ultimo pezzo di mandarino: "mmm, bello, ma qual'è la storia?"
"eh, è quella del flauto magico... del ragazzo che suona il flauto e..."
"Ma vai all'opera e non sai nemmeno di cosa parla?"
"Ma si... è quella dei topi.. "
"I topi?!" Francis si risveglia sconcertata!
"Sì i topi sono cattivi, poi c'è il ragazzo buono e la città invasa e c'è il flauto magico no? E li libera..."
"Chi i topi?" ... forse non è il caso di lasciare altro spazio alla nostra fantasiosa ignoranza.

Seguo traballante il ticchettio dei miei tacchi sull'asfalto e raggiungo mia sorella e la sua amica all'Opernhaus. L'amica ci annuncia che la sceneggiatura sarà "un po' particolare, diciamo avanguardista". Non mi faccio impressionare, opera è opera pure se "un po' particolare". Seduta in questo teatro stupendo, pieno di ornamenti dorati, velluto rosso e ampie volte mi preparo allo spettacolo. Gli strumenti dell'orchestra s'intonano tra loro, le vecchie signore si aggiustano elegantemente il vestito da sera per non stropicciarlo ed ecco che si apre il palcoscenico.

Mentre torno a casa sempre con lo stesso ticchettio assordante rielaboro la fantastica serata:
Tamino e Pamina innamorati, le ragazze cieche vestite anni '60, l'affascinante Sarastro e il suo castello costruito a labirinto, e poi Papageno in cerca di Papagena, l'ospedale, il vino degli dei che in realtà era coca cola, le voci stupende e il flauto magico naturalmente!
Beh "un po' particolare" lo è stato davvero, specialmente quando la regina della notte esce fuori da un frigorifero... Beh sono le sceneggiate moderne si sa, gli artisti...

Comunque i topi non c'erano, quello era il pifferaio magico, mannaggia a me!

Lola :-)

mercoledì 3 novembre 2010

Mr. Green

Cari Lettori,

per molto tempo ormai vi abbiamo tenuta nascosta questa strana verità che riguarda le Funkfunk16. È giunto il momento di rivelarvi un nostro grande timore, il pensiero che ci tormenta ogni qualvolta usciamo dal nostro appartamento e ci dirigiamo a prendere il tram. Proprio qui, in questo luogo di normale routine, la fermata del tram, le Funkfunk16 hanno incontrato un personaggio singolare, un ardito miscuglio tra giovialità, delirio e quanto più c'è di macabro. È Mr. Green, soprannominato da noi fin troppo ingenuamente col nomignolo inoffensivo di "vecchietto". Sì, è Mr. Green il nostro segreto e il nostro incubo... lo conoscemmo già tre anni or sono, quando lui ci si avvicinò sorridente con una giacca di pelle indosso, le scarpe da ginnastica e una borsa di cartone vuota sotto mano.

"Hallo, meine Damen. Wie heisst ihr?" Lola e Ela, mosse da una leggera compassione verso quell' anziano barbone dai lunghi capelli inamidati di bianco e per non mostrare scortesia o pregiudizi s'inventano nomi fittizi. Ed è così che furono pensati e forgiati i nostri nomi Lola, Ela, Francis e Tiff.
Sorride sdentato e si allontana, noi siamo felici di avere fatto la conoscenza di un tizio tanto particolare e bisognoso di gentilezza umana. Cari lettori, ci sbagliavamo, Mr. Green è molto più furbo di noi, è molto piû tenace di noi, ed è molto meno ingenuo di noi sciocche Funkfunk16, con le nostre stupide espressioni intenerite!

"Hallo Lola!" eccolo di nuovo il caro "vecchietto". Mi si siede vicino e mi dà una piccola pacchetta sulla mano.
"Weisst du, ich bin verliebt..." Oh cavolo è innamorato e lo racconta a me, che tenerezza.
"Sie ist eine sehr schöne Frau, weisst du?" È una bella donna, colei che lo fa soffrire, ma chi sarà questa bellezza ruba cuori?
"Oh, du kennst sie, sie ist Ela, deine Kollegin" Sdentato mi sorride, diventa tutto rosso. Dentata non sorrido, divento tutta bianca. E-L-A?
"Ich glaube sie liebt mich auch, aber mit love affairs muss man langsam gehen, weisst du?" Che love affair, ma che love affair! È una botta e in tre secondi cerco di raccogliere la mia intelligenza in vacanza in qualche villaggio marittimo del mio cervello. L'unico modo per salvarla è mentire, mentire a Mr. Green, il "vecchietto" che è innamorato di Ela, povera ragazza, mentire come unica via d'uscita.
Sparo la mia cartuccia, Ela ha il ragazzo, Ela è innamorata del suo ragazzo...
Mr. Green non fa una piega, tira su le spalle e continua a farmi vedere quei benedetti denti mancanti... Pure l'inclinazione da "coppia aperta" sto vecchietto! Io allora vado a casa, dovendo chiedere a Mr. Green di non seguirmi e convincendolo solo dopo 5 minuti di strada comune.

Da quel momento, cari lettori, Mr. Green ci perseguita.  Questo è il nostro segreto, il nostro fastidio e la nostra fissazione. Ogni sera  preghiamo di non incontrare quel faccione e quei capelli bianchi ed ogni mattina abbassiamo lo sguardo alla fermata dei tram, perché quella è la sua dimora, è lì la sua casa.

Abbiamo voluto condividere con voi questo grande peso e dolore,
confidiamo in una vostra comprensione.
Con il cuore contrito ci congediamo,

le vostre Funkfunk16

Status Mattutinus e coinquiline beffarde (Lola)

L’altra sera era la tipica serata-nottata studio! Volevo lavorare fino all 01.00 ca. (tenete conto del mio riposino quotidiano). Beh c'era una strana agitazione in casa, per fortuna c'era Ela ad accompagnare il tutto con il dolce suono della sua chitarra e la sua voce catturatrice. Francis era stranamente composta, ma Lola ne compensava la tranquillità. Ore 23 ca. Lola in cucina si prepara il the... e parla da sola in inglese (non ricordo che stesse blaterando :D ) i suoi occhi brilluccicano come quelli dei bimbi la notte di Natale grazie a una scatoluccia di Ferrero Rocher (avete presente quando non si sa quale scegliere perché si teme di rovinare la stupenda composizione, eppure hanno tutti lo stesso sapore)!! Beh io torno nella mia gelida cameretta... si, perché dovete sapere che le nostre finestre non sono isolate e di notte fa un freddo inimmaginabile! Ho la geniale idea di guardarmi "la mala educación" di Almodovar, film che tre delle funkfunk16 hanno visto 4 anni fa a Valencia. I miei ricordi erano molto vaghi.. ricordavo giusto la scena del "pelo in bocca"... ma non è per niente la più raccapricciante, anzi. Il film finisce alla 1.30 e io già sento che non dormirò, che avrò incubi tutta la notte...Ignacio, Juan, Zahara.. il prete pedofilo, la corruzione,.. che Brutto!!! BUH!!! Devo fare la pipì ma non voglio andare in bagno!! Ho paura.. mi aggiro sospettosa per il corridoio, corro, accendo la luce, entro in bagno e mi richiudo subito la porta alle spalle! Finita pipì mi affretto a tornare in camera.. corro per il corridoio e SBUMMMETE il mio piedino prende in pieno la scarpiera! Dolore atroce.. ma continuo imperterrita la mia corsa verso il letto salvatore! Perché sotto le coperte sono al sicuro, lì nessuno mi può fare del maleJ Punto la sveglia: il mio cellulare ha la straordinaria funzione di calcolare le mie ore di sonno una volta impostata la sveglia: mi restano 5h 40. La notte è un rantolamento continuo da una parte all’altra del mio lettone, ovviamente tutta nascosta sotto le coperte. ZZZZ…. Nananananananananana sweet dreams are made of thisssssssss, who am i to disagree (la suoneria della mia sveglia).. sono già le 7.30 cippolo! Sono molto indecisa: mi alzo o rimango a dormire ancora un qualche minutino? So che non riuscirei a dormire solo un qualche minutino quindi grazie ad una botta di energia pura dall’origine sconosciuta riesco a saltare giù dal letto e mi precipito fuori dalla stanza.. una volta in corridoio i il mio corpo subisce un leggero sbandamento ( per poco cado) e gli occhi mi si chiudono (Sonnambulismo al contrario?? Mah). Chi trovo nel corridio? Eccola li è Lola… mi guarda.. molto perplessa e scoppia in una fragorosa risata strafottente L cattiva LOoola non ridere del mio Status Mattutinus! Cattiva!!! 
Uno Schmuatzolino
Tiff

lunedì 1 novembre 2010

Elvis nordici e sfide al femminile

Venerdì sera mi preparavo ad un week end tra amici per festeggiare il compleanno di O'Tactac ma ancora non sapevo che avrei dovuto dare il meglio di me... Vado a fare la spesa alle sette di sera quando quei funklandesi stressati come me si ricordano che hanno il frigo vuoto, e allora tutti insieme parteciapiamo ad uno strano gioco che si chiama: fai la spesa e sopravvivi senza essere preso a gomitate e senza sdentare gli altri concorrenti.
Seduta in tram per tornare a casa guardo la mia cena, pizza surgelata da studenti depressi del venerdì sera e sento il mio stomaco che ha voglia di sbranarsi anche la carta.
"Oh ja, ach sooo.... "
"Sichar, ahaaaa..." Due tedesche parlano con il loro raffinato accento.
"Ohh ich hab Hungar..." ha fame.
"Ah jaaaa ich auch, Hungar!" ha fame pure l'altra, eh e mo' siamo in tre.
"Uhm machen wiar uns ne' Salade?
"Oh jaaaa, ne Salade, leckar!" Un'insalata?! Queste hanno fame, molta fame, e si fanno un'insalata?!
Io guardo la mia pizza super calorica di fronte a me e sento nel mio intimo che questo significa qualcosa, è un presagio... Ma ancora non potevo immaginare... no non potevo.

O'Tactac tutto frizzante e alle stelle indica la via per il ristorante di specialità svizzere, dove ha riservato per sé e i suoi amici ticinesi. Gli amici ticinesi dal canto loro, chi incravattato e chi impellucchiato da belle sciarpe assassine, avevano già affilato le loro papille gustative e concordato un piano d'attacco con i loro stomaci.  Dopo 15 minuti di animate discussioni decidiamo il Menù: fondue formaggio per 2 donzelle, cappello tartaro per 4 maschietti e poi... e poi io, Lola e la sua compagna svampita Nunù...

"Wir möchten gern zwei Fondue Chinoise a discreziò" prima con cadenza ticinesante e poi con una parola francese pronunciata cacofonicamente a mo' di esperanto ordino due fondue a volontà per me e la mia amica.
Il cameriere con il ciuffo da Elvis e gli occhi azzurri mi guarda... Io mi chiedo se forse mi sta crescendo un foruncolo blu sulla fronte perché quello mi fissa.
"Normalerweise für Frauen empfehlen wir die normale Portion." Per le signore, mi dice, consigliamo la porzione normale, beh come volete, ma la quantità è molta...
O'Tactac allora mostra il suo grande amore e il suo orgoglio da buon fidanzato eh: "Ja aber sie sind spezielle Frauen!" Grazie Tactac, grazie tante... siamo donne "speciali", adesso sì che mi sento una donnaippopotamo!
Guardi signorina come volete, io le consiglierei quella normale, sà io non ci perdo niente. Io guardo Nunù e capisco, glielo leggo nel suo sguardo illuminato da gatto felino e nell'espressione della sua bocca che accenna un sorriso ironico. È una sfida, sarà una sfida. Io, Lola, lei, Nunù, e lui il cameriere alla Elvis versione nordica siamo nel bel mezzo di una guerra e noi vinceremo bel biondino! Lo ringrazio con quello stesso sguardo che Nunù mi ha infettato e ordino con decisione quelle due benedette fondue.

Due ore dopo, Nunù e Lola sono ancora là... ordinano carne e patatine, e poi ancora carne e patatine, il cameriere passa, le guarda e forse si chiede dove stanno infilando quei santi boccincini di carne, magre come sono... E noi lì ancora a mangiare e a guardare il cameriere sorridenti. Non ci stendi caro Elvis! Dopo due ore e mezza, quando i nostri amici hanno finito di rimpinzarsi da un pezzo, noi le condottiere rosa delle mangiate, decidiamo con soddisfazione che può andare bene così. Elvis si asciuga il sudore dalla fronte e sembra realizzare la sua amara sconfitta... Sfida vinta!

Tornando a casa, i nostri amici camminando come dei homo sapiens sapiens e io e Nunù rotolando come meglio si può, mi ricordo di quelle due signore tedesche, di quelle insalate, e mi rendo conto che forse una donnaippopotamo la sono davvero, ma una donnaippopotamo felice!

Lola :-)