mercoledì 10 novembre 2010

Storia d'amore infinita

Treno che vai. Treno che torni. Treno che ti fermi per poi ripartire. Treno che non parti mai. Treno che sei in ritardo. Treno italiano. Treno sporco, pieno di giornali. Prima classe, mai. Treno di seconda classe. Treno guasto. Treno in sciopero. Treno pieno di gente. Treno senza posti a sedere. Treno vuoto, quasi triste. Treno che ti fermi in galleria. Non ti fermare, così mi fai paura. Treno che d’inverno quando sfrecci nella neve sembri così libero. Treno che d’estate sei pieno di avventure. Treno che quando arrivi ad una stazione fai vibrare l’aria e diventa tutto opaco. Profumo di rotaie calde sotto il sole. Valigie. Tante valigie. E non ci stanno mai sopra i sedili. Viaggio in treno noioso. Viaggio in treno “ma siamo già arrivati?, è passato in frettissima!” Treno che mi culli, e mi addormento sdraiata su due sedili con la mia borsa sotto la testa, come se fossi davvero tu la mia casa. Treno che mi fai sognare di andare a Parigi. Per fortuna scelgo sempre io la destinazione. Treno che mi porti cose nuove. Treno che mi ricordi cose passate.. Treno che, alla fine, sei sempre lo stesso.  Je t’aime, train! Ela:)

2 commenti:

  1. molto dolce questo post... In fondo lo amiamo tutte... Lola

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  2. Già, la vita da Ticinese sarebbe impossibile senza questo amore eterno... (ovviamente Cisalpino escluso...)
    Bel post!

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