giovedì 4 novembre 2010

Opera avanguardista

"Ah Lola mi raccomando, mettiti un vestito elegante!"
Io con un training addosso e i capelli strozzati da una cipolla increspata mi volto incredula, e mi ribello perché non ero stata avvisata in precedenza! Ma già sapevo che avrei potuto starnazzare in eterno, indignarmi amaramente per questo sistema sociale senza libertà, avrei potuto organizzare un comizio anti-elegantdress, fare lo sciopero della fame, del sonno o del facebook, che tanto all'opera ci sarei dovuta andare lo stesso con i tacchi ai piedi e collant prestati che schiacciano il diaframma tanto da farmi diventare violacea e paonazza ad intermittenza.

"Ela, Francis, Tif, vado a vedere il "Zauberflöte", il flauto magico, vado all'opera vi rendete conto?!"
Ela inghiotte l'ultimo pezzo di mandarino: "mmm, bello, ma qual'è la storia?"
"eh, è quella del flauto magico... del ragazzo che suona il flauto e..."
"Ma vai all'opera e non sai nemmeno di cosa parla?"
"Ma si... è quella dei topi.. "
"I topi?!" Francis si risveglia sconcertata!
"Sì i topi sono cattivi, poi c'è il ragazzo buono e la città invasa e c'è il flauto magico no? E li libera..."
"Chi i topi?" ... forse non è il caso di lasciare altro spazio alla nostra fantasiosa ignoranza.

Seguo traballante il ticchettio dei miei tacchi sull'asfalto e raggiungo mia sorella e la sua amica all'Opernhaus. L'amica ci annuncia che la sceneggiatura sarà "un po' particolare, diciamo avanguardista". Non mi faccio impressionare, opera è opera pure se "un po' particolare". Seduta in questo teatro stupendo, pieno di ornamenti dorati, velluto rosso e ampie volte mi preparo allo spettacolo. Gli strumenti dell'orchestra s'intonano tra loro, le vecchie signore si aggiustano elegantemente il vestito da sera per non stropicciarlo ed ecco che si apre il palcoscenico.

Mentre torno a casa sempre con lo stesso ticchettio assordante rielaboro la fantastica serata:
Tamino e Pamina innamorati, le ragazze cieche vestite anni '60, l'affascinante Sarastro e il suo castello costruito a labirinto, e poi Papageno in cerca di Papagena, l'ospedale, il vino degli dei che in realtà era coca cola, le voci stupende e il flauto magico naturalmente!
Beh "un po' particolare" lo è stato davvero, specialmente quando la regina della notte esce fuori da un frigorifero... Beh sono le sceneggiate moderne si sa, gli artisti...

Comunque i topi non c'erano, quello era il pifferaio magico, mannaggia a me!

Lola :-)

2 commenti: