venerdì 13 maggio 2011

Requiem per Pisa

Penso che Otello e Amleto siano i cactus con più “follower” su questa terra. Stanno tutti facendo il tifo per queste povere piante grasse in balia delle mie cure … e sottinteso è che il mio pollice, anche se controllo ogni giorno, non si avvicina per niente alla tonalità di verde a cui aspiro. Al massimo si tingerà di grigio, con delle striature kaki …
Vi voglio però raccontare la storia di Pisa:
Narra la leggenda che nella casetta di Lola viveva un tempo un piccolo cactus storto. Glielo aveva donato il suo professore di biologia, un uomo entusiasta ed energico, che pur di non buttare via i cactus usati per fare gli esperimenti, li aveva regalati ai suoi allievi prediletti. Lola non si lasciò scappare quest’occasione; lo chiamò Pisa visto che cresceva nella stessa direzione della famosa torre, lo portò a casa e lo curò con tutto l’amore che si può dare a una pianta con le spine (??). In quei remoti tempi, Lola aveva la vena del giardiniere e riuscì persino a farlo crescere. Pisa stava bene, dunque, viveva tranquillo e beato sul davanzale della cameretta di Lola. Un giorno, tuttavia, la famiglia di Lola traslocò. Impacchettarono ogni cosa, fecero inventari interminabili pur di non dimenticare nulla, ma Pisa non ce la fece. Venne dimenticato sul davanzale della finestra e visto che le cure amorevoli di Lola vennero meno, morì solo e abbandonato un giorno soleggiato di primavera. Da allora su Lola è caduta la Maledizione del Primo Avvizzimento e mai più è riuscita a far crescere una pianta come era riuscita con il povero Pisa.

Questa leggenda è basata su fatti realmente accaduti. Che mi sia di esempio per non trattare Amleto e Otello allo stesso modo!J … sperando che sopravvivano alla mia incompetenza, nonostante i loro nomi profetizzino una fine tragica.
Che la Maledizione del Primo Avvizzimento non cada anche su di me! :S
La vostra preoccupata Ela

8 commenti:

  1. Crediamo tutte in voi. :-)

    PS: c'è qualcosa per voi sul mio blog!

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  2. ooooh.. che triste storia povero Pisa. Io aprirei una onlus a favore di Otello ed Amleto...procuratevi però un buon amuleto contro la maledizione, non si sa mai. Bacifunk

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  3. Io, Pisa, non lo volevo dimenticare. È stato un trauma. Era stupendo sapete? Ora invece soffro della maledizione dell'avvizzimento. Ela, questa parola "avvizzimento" fa paura!

    Lola

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  4. AArrg avevo scritto un lunghissimo e bellissimo commento, ma non me l'ha postato.
    Comunque era la storia dei tre cactus della mia coinquilina, dimenticati da lei, curati di nascosto da me, e alla fine letteralmente prosciugati a causa del non proprio amorevole e materno affetto della coinqui.
    Faccio il tifo per Otello e Amleto, che almeno loro ce la facciano. In ricordo di Pisa e dei tre cactus innominati =)
    Ciauu!!!

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  5. non so perché ma mi è stato cancellato il post... si vede che al computer non piaceva la storia di Pisa...:D

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  6. Mi piace tanto questo racconto!!

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  7. Forza, ce la faranno!!!! Tifo per Amleto e Otello!!!!! (e un minuto di silenzio per il povero Pisa)

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  8. povero Pisa!! prometto che il prossimo cactus che verrà a vivere nella nostra casetta lo chiamerò così... in suo onore e nella speranza che lo spirito del povero Pisa si reincarni in lui :))))

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