Ecco che entrando mi accorgo che potrei anche prendere delle altre cosette per pranzo e allora mi dirigo verso gli scaffali della frutta e della verdura. Tra mandarini spiaccicati per terra e anziani signori che ancora non sanno usare la bilancia elettronica, ecco che sento un fischio. Uno di quei fischi irritantissimi da marpioni abbonati che sento talvolta quando passo vicino al cantiere di fianco a casa. Uno di quei fischi che vogliono dire “ehi bambola, guarda che io sono macho man”.
Tornando al supermercato, mi guardo in giro e penso: “ma chi, CHI rompe le scatole anche al supermercato? Guardo con il mio sguardo sprezzante un povero dipendente che sta riempiendo gli scaffali di cipolle, ed ecco che lo sento ancora. Allora mi accorgo che mi sono fermata nel posto sbagliato: davanti a me si erige un pupazzo 1:1 di una marmotta che dovrebbe rappresentare la biologicità (J,scusate il neologismo elaniano) dei prodotti. Sì, proprio quella stupida stessa marmotta della pubblicità, che la ragazza si ritrova nel cestello della bicicletta a fischiettare allegramente. Mi riscuoto, ancora incredula, e cerco di ritrovare la retta via tra gli scaffali, perché tra il ragazzo delle cipolle e la marmotta marpiona, già mi sono dimenticata di che cosa volevo comperare. Focalizzo: i fazzoletti, giusto.J Ela
We pupa... La marmotta marpiona sì che è bella! Lola
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