L’ultima volta che ho parlato francese sarà stata la terza
media, il che vuol dire undici anni fa.
Bonjour, au revoir, je m’apelle.., je suis.., la rue, le
prosciuttó, la melle (questa non è mia J)..
bé si, qualche parola me la ricordo ancora dai.
Sta di fatto che io il francese lo capiscó, lo leggó, mais
non lo paRrrló e i vocaboli.. e i numeri... e tutte quelle contrazioni... chi
se le ricorda più?!
“Soressa come si scrive 85?”
“(85? Non so neanche come si
dice) Devi chiedere alla tua docente. Aspetta, qualcuno puó venire alla lavagna
a scrivere 85? (Fff sono salva)”
“Ok ragazzi, ripassiamo l’unità 6. Aprite a pagina 19 del
libro. Ognuno di voi legge una frase.”
“Ma di solito la soressa legge le frasi
e poi noi le ripetiamo.”
“(Merda! La mia pronuncia è pessima) Ma no dai fa
niente. Provate a leggere voi, anche se fate errori non fa niente, è per
esercitarsi. (fff salva un’altra volta)”
Questa è la 1D. Una classe di miti, visto che anche io sono
stata in 1D. E ovviamente, una classe con allievi speciali, visto che anche io
ero e sono speciale (J).
Tanto speciali, che UNO tra loro è riuscito a distinguersi dagli altri. Un
allievo silenzioso, timido e spaventato… talmente timido, che quando gli ho
detto di fare l’esercizio in gruppo con due suoi compagni, è rimasto impietrito
e mi ha guardata spaventato. Gli ho ripetuto la frase, ma nessuna reazione. Ho
chiesto al suo compagno se parlasse italiano: “Sí, ma..”, ma non ha finito la
frase. Mi sono avvicinata a lui e, per fortuna, non è morto di paura, ma ha
addirittura formulato una frase. Missione compiuta!
Alla fine della lezione “Arrivederci soressa” e
“Arrivederci” volavano nell’aria. Ma lui, il ragazzetto timido e spaventato,
dai capelli ricci biondi e gli occhi azzurri, alto un metro e una banana, sí, LUI, bello come un angelo, è venuto alla cattedra, mi ha guardata dal basso all’alto, e con tutto il
coraggio e la forza che si ritrovava, ha pronunciato un amabilissimo “Au RrrevoiRrRr!”
ed io, dall’alto in basso, con gli occhi a cuoricino, ho risposto un sorridente
“Arrivederci. (Scusa sono già impegnata)”
P.S. Questo è un tentativo di far riaprire i battenti del
blog. Perché in casa Funkfunk ci sono novità, aneddoti nuovi e tanta pazzia!
Forza Lola ed Ela!